COMUNICATO STAMPA
Per immediata
pubblicazione
All’interno della sua Campagna sulle Allergie
Alimentari ed Anafilassi, l'Accademia Europea di Allergologia e Immunologia
Clinica (EAACI) rilascia una Dichiarazione Pubblica Europea volta ad aumentare
la sensibilizzazione sul problema in cui sollecita un accesso più facile ai
trattamenti d’emergenza, di aumentare le risorse nella ricerca e di avere
misure di etichettatura più esigenti
EAACI: Dichiarazione Pubblica Europea
sulle allergie alimentari e l’anafilassi
- L’EAACI invita i legislatori e i politici a livello
nazionale ed europeo ad introdurre campagne informative sulle allergie
alimentari volte a sensibilizzare l’opinione pubblica.
- Etichette alimentari chiare e semplici sono necessarie per aiutare i malati a gestire meglio la propria condizione.
- Aumento dei finanziamenti e risorse per le attività di ricerca nel campo delle allergie alimentari e anafilassi.
Zurigo (Svizzera) 07.02.2013
– Oggi l'Accademia Europea di Allergologia e Immunologia Clinica (EAACI)
rilascia una Dichiarazione
Pubblica Europea in cui invita i legislatori e i politici ad affrontare a
livello nazionale ed europeo le problematiche delle allergie alimentari.
La Dichiarazione Pubblica fa parte della Campagna contro le
Allergie Alimentari el’Anafilassi 2012-2013 promossa dall’EAACI. La campagna è
volta ad aumentare la consapevolezza dell’incremento delle allergie alimentari
e dei fattori di rischio di anafilassi all’interno dell’Unione Europea, nonché
a fornire informazioni al pubblico, ai politici ed ai legislatori sui rischi
legati alle allergie alimentari e sulla procedura d’emergenza da attuarsi in
caso di necessità. Durante il 2013 l’EAACI, la più grande associazione medica
di allergologia in Europa, contatterà i
funzionari dell’Unione Europea fornendo raccomandazioni e chiedendo loro di
adottare misure concrete per migliorare la gestione e il trattamento delle
allergie alimentari e dell’anafilassi.
17 milioni di Europei soffrono di allergie alimentari.
Tra i paesi con il più alto tasso di allergie alimentari troviamo Francia, Germania
e Italia, con il 3,5% delle rispettive popolazioni affette da una forma cronica
di allergia.
FREQUENZA STIMATA
DELLE ALLERGIE ALIMENTARI NEI PAESI DELL’UNIONE EUROPEA
|
||
PAESI DELL’UNIONE EUROPEA
|
POPOLAZIONI
(milioni)
|
OCCORRENZA
DELL’ALLERGIA ALIMENTARE
|
DANIMARCA
|
5.4
|
1.6% (86.000)
|
REGNO UNITO
|
60.9
|
2% (1.200.000)
|
GRECIA
|
11
|
2% (220.000)
|
POLONIA
|
38.2
|
2,5% (950.000)
|
PAESI BASSI
|
16.3
|
2.5% (407.000)
|
SPAGNA
|
44.5
|
3% (1.330.000)
|
SVIZZERA
|
7.5
|
3% (225.000)
|
ITALIA
|
60.3
|
3,5% (2.100.000)
|
GERMANIA
|
82.6
|
3,5% (2.900.000)
|
FRANCIA
|
63.2
|
3,5% (2.200.000)
|
Cezmi Akdis, Presidente dell’EAACI, afferma: “Le attuali
statistiche europee sono preoccupanti, soprattutto se si considera che negli
ultimi dieci anni i ricoveri per anafilassi sono aumentati di sette volte. Lo scopo della Dichiarazione Pubblica è
quello di far conoscere le problematiche legate alle allergie alimentari e
anafilassi ai legislatori e ai politici europei,nonchè i rischi correlati, il
loro aumento e prevalenza. Inoltre, si vuole fornire delle linee guida riguardo
ai livelli d’azione legislativi necessari per migliorare in maniera sostanziale
la qualità della vita dei soggetti affetti da allergie alimentari.”
L’EAACI ritiene che la gestione efficace delle allergie
alimentari può essere raggiunta solo attraverso l’educazione e la prevenzione. È
per questo motivo che chiede all’Unione Europea e ad ogni stato di introdurre
delle campagne informative, dei programmi educativi e di ricerca che facilitino
il controllo delle allergie alimentari e dell’anafilassi e ne diminuiscano
l’impatto sui soggetti a rischio.
Purtroppo, nonostante i casi di allergie alimentari
abbiano raggiunto delle proporzioni allarmanti, ancora poco si sa sulle cause
che ne sono all’origine e sulle possibili cure. Non a caso il secondo punto
della Dichiarazione Pubblica dell’EAACI tratta la necessità di aumentare i finanziamenti per le attività
di ricerca sulle allergie alimentari. Secondo l’EAACI diverse sono le aree
che meriterebbero di essere esplorate in maniera più approfondita; tra queste la
predisposizione genetica all’allergia o il coinvolgimento del sistema immunitario
innato e adattativo nel suo sviluppo. L’EAACI cercherà di fare in modo che
durante il 2013 i progetti collegati alle allergie alimentari diventino
prioritari nel programma di ricerca Horizon 2020 e nel piano di salute pubblica
dell’Unione Europe.
Inoltre, l’EAACI s’impegna a migliorare certi aspetti delle attuali procedure di etichettatura dei
prodotti alimentari, ancora insufficienti a prevenire la consumazione
accidentale di alimenti contenenti allergeni. Un esempio: attualmente alcuni
cibi portano etichette indicanti la “possibile presenza di tracce d’arachidi o
latte”: questo tipo di dicitura non è sufficientemente regolamentata a livello
dell’Unione Europea.
L’etichettatura è una parte essenziale nella gestione
dell’allergia alimentare dal punto di vista del paziente che ha un impatto
importante nell’organizzazione della dieta.
L’EAACI ritiene che l’Unione Europea dovrebbe creare
delle linee guida chiare per quanto riguarda l’etichettatura di cibi che
possono contenere allergeni in quanto essa è uno dei mezzi principali
d’informazione e prevenzione delle allergie alimentari. Questo include prodotti
che possono contenere derivati di allergeni e per tanto, per evitare
confusioni, dovrebbero apparire chiaramente collegati con l’allergene
principale.
Infine, per facilitare la lettura, l’EAACI suggerisce l’utilizzo
di un carattere di stampa diverso per gli allergeni, in modo da differenziarli
chiaramente dal resto degli ingredienti.
FAAM 2013
Altri punti e aspetti della Dichiarazione verranno
trattati durante il Congresso sulle Allergie Alimentari e l’Anafilassi 2013 (Food Allergy and Anaphylaxis Meeting, FAAM 2013) che si tiene a Nizza, Francia, da oggi fino
a domenica 9 febbraio. L’evento di quest’anno ha ricevuto più di 200 abstracts e ospiterà 700 specialisti provenienti da
cliniche di tutto il mondo, tecnici e scienziati dell’alimentazioni e
rappresentanti di associazioni di pazienti. Tutti i dati scientifici saranno
pubblicati sul Journal Clinical and Translational Allergy dell’EAACI.
EAACI,
l’Accademia Europea di Allergologia e Immunologia Clinica
L’Accademia Europea di Allergologia e Immunologia
Clinica EAACI è un’organizzazione no-profit attiva nel campo delle malattie
allergiche e immunologiche come asma, rinite, eczema, allergie sul lavoro,
allergie alimentari e da medicinali e anafilassi. L’EAACI è stata fondata a
Firenze nel 1956 ed è diventata la maggiore associazione medica europea nel
campo dell’allergologia e immunologia clinica. Comprende più di 7,400 membri
provenienti da 121 Paesi e 42 società nazionali di allergologia.
http://www.eaaci.org
www.stopanaphylaxis.com
www.stopanaphylaxis.com
Per maggiori informazioni:
Shepard
Fox Communications
Denise Martucci
Tel:
+39 02 94 75 22 77
EAACI Headquarters
Macarena Guillamón
Tel: +41 44 205 55 32
Mobile: +41 79 892 82 25
Mobile: +41 79 892 82 25